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Giovani e Futuro dell’Europa: Il Seminario di Nocera Umbra Culmina il Concorso ‘Diventiamo Cittadini Europei

Dal 22 al 27 luglio 2024, Nocera Umbra, pittoresco borgo in provincia di Perugia, ha ospitato la fase conclusiva del concorso “Diventiamo Cittadini Europei”, un’importante iniziativa promossa dal Movimento Federalista Europeo (MFE) in collaborazione con Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia.

Dal 22 al 27 luglio 2024, Nocera Umbra, pittoresco borgo in provincia di Perugia, ha ospitato la fase conclusiva del concorso “Diventiamo Cittadini Europei”, un’importante iniziativa promossa dal Movimento Federalista Europeo (MFE) in collaborazione con Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia. During this week, the city became the stage for a Europeanist holiday and training, in which the winners of the competition participated. The young people were involved in intense discussions on crucial issues for the future of Europe, debating with experts and deepening issues of great relevance for the continent.

Il programma del soggiorno ha affrontato temi di grande attualità, spaziando dalla crisi della centralità europea nel XX secolo al Federalismo e alla costruzione di uno Stato federale, fino ad approfondire il processo di integrazione europea come risposta alla crisi degli Stati nazionali. Particolare attenzione è stata dedicata ai nuovi equilibri mondiali emersi dopo il conflitto russo-ucraino, con un focus sulle relazioni tra Europa, Stati Uniti, Russia e l’area del Mediterraneo.

Le discussioni si sono inoltre concentrate su temi come l’innovazione tecnologica, la transizione ecologica dell’economia e il ruolo del Next Generation EU (NGEU) nel contesto europeo. La presenza di esperti di alto profilo ha garantito un dibattito ricco e stimolante, favorendo un confronto costruttivo tra i partecipanti.

Tra i relatori, Rita Biconne, Responsabile dell’Unità di implementazione progetti di ALDA, ha dato un contributo significativo illustrando le iniziative dell’Associazione a livello europeo e il ruolo cruciale che ALDA ha svolto come partner del Parlamento Europeo nella sensibilizzazione e promozione delle elezioni parlamentari di giugno 2024, attraverso la campagna “Better Europe Together” (Un’Europa Migliore per Tutti).

Il seminario di Nocera Umbra, ampiamente sostenuto da ALDA, ha rappresentato il culmine del concorso “Diventiamo Cittadini Europei”, un’iniziativa nata a Verona e successivamente estesa a livello regionale, che mira a promuovere una cittadinanza europea attiva e consapevole tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Veneto.

La cerimonia di premiazione del concorso si è svolta il 16 maggio 2024 a Mestre, mentre il 29 giugno 2024 si è celebrato il 40° anniversario del concorso con un evento intitolato “L’Europa dopo il voto”, al quale ha partecipato anche Andrea Rilievo, membro del Consiglio di Amministrazione di ALDA.

L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 28 studenti provenienti da sei istituti scolastici delle province di Treviso e Venezia, con 13 di loro riconosciuti tra vincitori e menzionati speciali.


Come ALDA, abbiamo avuto l’onore e il piacere di intervistare quattro studenti che si sono distinti particolarmente durante il seminario di Nocera Umbra: Riccardo Tavella, Matteo Buccella, Alessandro Carbone e Beatrice Ferraro. Le loro testimonianze sono state fonte di ispirazione, dimostrando come queste iniziative possano realmente influenzare la formazione di una cittadinanza europea consapevole e attiva.

Ecco cosa ci hanno raccontato quando gli abbiamo chiesto:

Dopo aver partecipato al Seminario, sente di aver rafforzato il suo senso di appartenenza all’Unione Europea?

In seguito alla partecipazione del Seminario di Nocera Umbra 2024, posso affermare di aver effettivamente rafforzato il mio senso di appartenenza all’Unione Europea. Le discussioni trattate sulle sfide e le opportunità che l’Unione è tenuta ad affrontare, così come gli scambi di idee con molti miei coetanei, mi hanno fatto comprendere ancora di più quanto un’Europa federalista sia un progetto unico e necessario, che richiede l’impegno di ogni cittadino per la sua realizzazione.
. – Matteo Buccella.

L’esperienza del Seminario mi ha permesso di conoscere moltissime persone diverse da me per studi, età e, soprattutto, opinioni. Tali differenze, però, mi hanno fatto capire quanto sia importante l’UE come condivisione di principi ritenuti comuni, capaci di superare i diversi punti di vista in favore di temi più ampi e importanti. . – Riccardo Tavella.

La partecipazione al Seminario mi ha indubbiamente permesso di constatare che sentirsi parte dell’UE é imperativo ma non in sé sufficiente se slegato dalla convinzione che non esiste futuro senza Europa, o meglio, senza la certezza di un fronte comune ed efficace dinnanzi alle grandi questioni che sempre di più, a oggi, sono ben oltre le capacità dei singoli paesi europei. Infatti, se è innegabile che ancora l’Europa non è ciò che dovrebbe essere, è d’altra parte vero che la nostra sfiducia è tenace nemica del progresso. . – Beatrice Ferraro.

In che modo pensa di poter applicare concretamente, nella sua vita quotidiana, ciò che ha appreso durante il Seminario?

Durante il seminario abbiamo affrontato degli approfondimenti e delle discussioni sul ruolo che l’UE oggi ricopre in eventi come la guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente o lo sviluppo di nuovi equilibri economici mondiali. Ogni giorno, attraverso il confronto con notiziari o con i temi affrontati a scuola, gli argomenti trattati a Nocera si rivelano utili non solo per esprimere le proprie opinioni, ma anche per poter sviluppare una coscienza dei problemi globali e diventare, così, cittadini attivi e consapevoli. – Riccardo Tavella.

Ciò che posso fare di concreto è condividere, sia online che dal vivo, ciò che ho appreso nel corso del seminario nei discorsi con amici o parenti. – Alessandro Carbone.

Quali ritiene siano i principali elementi necessari per costruire un’Unione Europea più forte e coesa?

L’efficacia dell’UE risiede nell’unità dei suoi membri, siano essi singoli abitanti o grandi Paesi. L’Unione dovrebbe attuare politiche più vicine ai cittadini, in maniera tale da creare un popolo europeo consapevole dei diritti e dei benefici che, quotidianamente, può trarre da un modello comunitario più unito. Tale fiducia nei confronti dell’UE può essere raggiunta anche con una maggior presenza di quest’ultima sullo scacchiere mondiale. In un mondo i cui cambiamenti sono così rapidi, l’UE dovrebbe porsi come punto di riferimento politico e morale, capace tanto di seguire questi tempi dinamici quanto di restare un organo stabile e autorevole. – Riccardo Tavella.

Costruire un’Europa più forte e coesa richiede riforme politiche, economiche, sociali e culturali combinate. È essenziale promuovere un’integrazione politica e istituzionale che incoraggi la democrazia partecipativa e che sia volta ad unificare le politiche estere e di sicurezza. Inoltre, serve un sistema di innovazione sostenibile, supportato da politiche sociali rafforzate e coerenti. – Matteo Buccella.

Per costruire un’Unione Europea più forte e coesa c’è bisogno di rendere le persone più consapevoli di tutti i benefici che gli stati, ma soprattutto le persone stesse, hanno tratto dall’UE. Alcuni esempi sono la libertà di movimento, i diritti dei consumatori e i diritti sociali, l’Erasmus. Far vedere quali sono gli enormi progressi compiuti dall’UE è l’unico modo per evitare l’accrescersi di populismi euroscettici che fanno leva su disinformazione e sentimenti nazionalistici distorcendo i benefici dell’Unione Europea per alimentare divisioni tra i cittadini. . – Alessandro Carbone.

Cosa significa per lei, a livello personale, essere cittadino europeo?

Poco dopo il seminario di Nocera Umbra sono stato in viaggio a Stoccolma. Sebbene non avessi mai visitato una capitale baltica, sicuramente diversa per cultura e forma mentis dal nostro Paese mediterraneo, in Svezia non mi sono affatto sentito un estraneo. Questa mia sensazione è frutto sicuramente dell’abbattimento delle barriere linguistiche dovuto all’Inglese ma, sotto aspetti più sottili, mi sono sentito comunque parte di un’unica grande cittadinanza europea. L’attenzione all’impatto ambientale, al rispetto dei diritti e alla cultura del proprio Paese, per quanto condotta in maniera differente tra Italia e Svezia, mi ha comunque permesso di ritrovare dei valori comuni in un luogo lontano da casa, sensazione che, forse, non avrei provato visitando un paese non UE. – Riccardo Tavella.

Essere cittadino europeo, significa far parte di una comunità che valorizza la diversità, i diritti umani e la democrazia: significa avere la libertà di viaggiare, studiare e lavorare in paesi diversi. A livello personale, è un senso di appartenenza a un progetto comune che promuove la pace e la cooperazione, ma anche un impegno a contribuire attivamente alla costruzione di un futuro sostenibile ed inclusivo. – Matteo Buccella.

Andando oltre il concetto formale di cittadinanza, direi che essere cittadini europei significa essere persone aperte ad abbracciare altre culture, aperte a confrontarsi, aperte a scoprire ciò che va oltre il quotidiano e l’usuale. Questo è l’Unione Europea, l’unione di culture millenarie diverse e vicine tra loro, ed i suoi cittadini sono coloro che permettono l’unione di queste culture. – Alessandro Carbone.

Ciascuno di noi é cittadino europeo, nonostante negli ultimi anni sia cresciuta l’indifferenza nei confronti di questa nozione. Eppure è compito primo di qualunque cittadino essere membro attivo della comunità forte in egual misura di buoni propositi e pensiero critico, così da poter cogliere le falle di un sistema europeo non più adatto alla attuale panoramica mondiale e lavorare con ogni mezzo per muovere verso qualcosa di nuovo.
Naturalmente, l’unica arma vincente, nel mezzo di una così predominante disinformazione, è l’incessante e attenta ricerca di conoscenza e consapevolezza.
– Beatrice Ferraro.